La media education

mondo_social_media_educazione_800x524La Media Education è un’attività didattica, ideata a sviluppare una comprensione critica dei media, delle tecniche e dei linguaggi da loro utilizzati.

Scopo principale della media education è quello di offrire alle nuove generazioni (pre-adolescenti, adolescenti in particolare) le chiavi per una miglior comprensione dei mezzi di comunicazione moderni e parallelamente, suscitare in loro la voglia di volerne migliorare l’apporto informativo e la qualità del messaggio. Una sorta di “educazione civica ai media” per formare cittadini in grado di approcciarsi in maniera consapevole ed informata ai media e sappiamo quanto sia importante nella nostra società che le scuole sviluppino negli studenti queste competenze.

Siamo circondati dai media e dai dispositivi che ci consentono di fruirne (televisioni, radio, computer, smartphone, navigatori ecc.).

I così detti nuovi media hanno portato innovazioni enormi anche grazie a strumenti che ci consentono di restare connessi h24 come gli Smartphone.

Spesso i più giovani sono abilissimi apparentemente nel gestire il proprio profilo facebook, ritoccare foto, stare sui forum, messaggiare, “navigare” in rete, giocare in rete, chattare, cercare su Google, ma non hanno chiaro cosa significa per davvero tutto questo.

La media education (in particolare correlata al web e ai nuovi media) è un’importante elemento in un percorso formativo specie per adolescenti e pre-adolescenti per spiegare cosa significa stare in rete, quali sono le conseguenze dei loro “post”, come usare in maniera consapevole gli strumenti di accesso alla rete (cellulari in primis), come interpretare le notizie in rete e capire quando siamo di fronte ad una fake news, a questo proposito, per approfondire la media education applicata al web e ai “nuovi media” rimandiamo a questo utile approfondimento di netreputation.it. I ragazzi sono il futuro anche in rete per questo è fondamentale in un mondo sempre connesso formare all’uso consapevole degli strumenti telematici e dei media in generale.

Il confronto fra educazione e media

Nel “secolo dei media” (segnato dalla nascita di Tv, cinema, web, ecc..) era inevitabile che l’educazione cominciasse a prendersi cura anche dei media.

La cultura mediatica va inquadrata come una conoscenza concentrata essenzialmente sull’attualità, che fa leva sul piacere e sulle emozioni, si basa sull’effimero e tende ad esaltare la soggettività. Dal confronto fra questi due mondi, diversi ma essenziali, è nata la figura del media educator, che cerca di offrire ai più giovani gli strumenti per comprendere meglio i media e i processi economici ed emozionali che li regolano.

La media education studia anche il condizionamento subito dai media da parte di alcuni fattori sociali, politici, economici e ideologici, nonché l’impatto che questi possono avere sul pubblico. La media education non va considerata una disciplina volta a proteggere dall’influsso negativo dei media, ma che mira, invece, a fornire una maggior competenza, in grado di consentire a tutti di confrontarsi in maniera costruttiva con l’universo mediatico.

Lo sviluppo della media education

La media education non vuol soltanto criticare ed avversare il fenomeno, ma intende integrare la cultura che ne deriva con quella scolastica, familiare e locale.

Lo sviluppo di questa materia nasce con il cinema muto (1895), che fin da subito ha interessato varie branche scientifiche, fra cui la sociologia, la psicologia e l’antropologia.

Nel 1996 venne fondato il MED-ME, ovvero l’Associazione italiana per l’educazione ai media e alla comunicazione, costituendo un forte impulso per l’ammodernamento della scuola italiana.

Oggi i “new media” hanno assunto una valenza enorme, ma in realtà la media education è una disciplina che educa i ragazzi ad approcciarsi in maniera critica e consapevole a tutti i media (giornali, tv, radio, web).

Gli obiettivi della media education

Genericamente parlando, l’educazione ai media ha tre grandi obiettivi, ovvero:

1. L’educazione alla natura dei media, che passa attraverso un’educazione alla comprensione del sistema mediale, del suo linguaggio e dei suoi messaggi: non è possibile comprendere a pieno la natura dei media se non se ne conosce la natura. La materia, pertanto, intende far luce sull’industria, sulle tecnologie impiegate e sulle strategie commerciali.

2. L’educazione ai media passa anche attraverso un’educazione alla fruizione intelligente e consapevole della comunicazione e dei suoi strumenti. Pertanto, questa sezione della media education appare rivolta a stabilire la necessità di un profondo senso di responsabilità nell’operare in pubblico, onde evitare di trasferire agli ascoltatori messaggi errati.

3. L’educazione ai media include l’allenamento alla produzione di messaggi positivi ed originali, ovvero alla formazione di precise abilità e all’affinamento delle proprie capacità espressive.