La valutazione degli alunni
La valutazione scolastica è un punto molto sensibile del tema della scuola e dell’istruzione. La valutazione è necessaria in quanto misura il soddisfacimento o meno degli obiettivi formativi da parte di un alunno.
La valutazione di un alunno può essere trimestrale o quadrimestrale, in ogni caso è periodica, e non tiene conto solamente dell’acquisizione di nozioni e di capacità e competenze ma anche del suo comportamento.
La valutazione per gli alunni delle scuole del primo ciclo va espressa in decimi.
Per gli alunni della scuola primaria, la valutazione è espressa con giudizio sintetico e non in decimi.
Anche per gli studenti delle scuole superiori, il voto va espresso in decimi, dove il sei rappresenta la sufficienza.
Nella scuola primaria, la valutazione va registrata sulla scheda individuale dell’alunno e quindi deve essere consegnata alla famiglia. L’insegnante deve anche fare un colloquio esplicativo nel quale spiega il motivo dei voti e dà eventuali comunicazione alla famiglia.
La non ammissione alla classe successiva nella scuola primaria deve avere natura eccezionale, e deve comunque essere motivata. La non ammissione dello studente non può essere presa che all’unanimità.
Per quanto concerne invece la valutazione nella scuola secondaria di secondo grado, quella che veniva chiamata scuola media, la valutazione degli apprendimenti e del comportamento deve essere valutata per scrutinio dai docenti della classe.
La valutazione va quindi apposta sulla scheda individuale dell’alunno, e come avviene per la scuola primaria, deve essere consegnata durante un colloquio esplicativo con la famiglia e l’insegnante.
La promozione alla classe successiva avviene se gli alunni hanno la sufficienza in tutte le materie e nel comportamento, ma la non ammissione deve essere presa a maggioranza degli insegnanti.
Al termine del corso di studio, c’è l’esame di Stato che è condizione necessaria per l’iscrizione alla scuola secondaria di II grado, ex scuole superiori.
La valutazione nella scuola secondaria di II grado prevede l’analisi degli apprendimenti e del comportamento, ed il voto è espresso in decimi.
Il voto inferiore a cinque decimi nel comportamento, indipendentemente dalla sufficienza nelle materie, comporta la non ammissione alla classe successiva.
Se gli alunni hanno un’insufficienza non grave in una o più materie, il consiglio di classe può valutare di trovare un modo per permettere il superamento delle carenze formative in luogo di bocciarlo.
L’ammissione all’anno seguente è condizionata dal conseguimento di voti non inferiori a sei decimi in tutte le materie e superiore a cinque decimi nel comportamento.