Wedding planner: come diventarlo comodamente da casa
La figura del wedding planner, sempre più diffusa anche in Italia, ha avuto grande successo soprattutto negli ultimi anni. Si tratta di un vero e proprio professionista che si occupa dell’organizzazione del matrimoni prestando consulenza e supporto alle coppie che intendono sposarsi. Questa attività, stabilmente affermata negli Stati Uniti e in altre nazioni occidentali, oltre ad essere utile a favorire il coronamento delle nozze “perfette”, è una buona prospettiva professionale per coloro che intendono intraprendere nuove strade lavorative ben remunerate. Svolgere consulenze di questo tipo, infatti, può assicurare un buon profitto soprattutto in relazione al mercato legato al settore dell’organizzazione di eventi, in netta crescita nel periodo precedente alla Pandemia di Covid – 19 e in veloce ripresa dopo le aperture. Il settore dell’organizzazione dei matrimoni e delle imprese collegate (aziende di sartoria, ristorazione, florovivaismo, noleggio, video, foto) ha raggiunto nel 2019 un giro d’affari di circa 15 miliardi di euro.
Sempre più stranieri si sposano in Italia
Il numero di stranieri che sceglie il Bel Paese per convolare a nozze si è sviluppato a partire dagli anni ’80 ed è sempre crescente tanto che oggi l’Italia è una delle destination wedding più ambite e ricercate. Non si tratta solo di gente comune che si innamora dei luoghi, dei borghi, dei palazzi o delle spiagge italiane ma anche di personaggi famosi dello spettacolo, della politica, del giornalismo che selezionano location e wedding planner per organizzare matrimoni di lusso o anche semplici cerimonie in riva al mare.
Diventare wedding planner con un corso online
É possibile diventare professionista nel settore dell’organizzazione eventi, comodamente da casa, svolgendo un corso da wedding planner volto a definire strategie utili alla progettazione di un matrimonio o di qualsiasi altro evento. Il corso prepara in modo completo professionisti formati per operare in ambito nazionale ed internazionale. Sebbene non siano richieste delle qualifiche specifiche, il wedding planner deve essere preparato ad affrontare e risolvere inconvenienti organizzativi, ascoltare gli sposi e rispondere alle loro aspettative, avviare una comunicazione integrata e puntuale volta a garantire la buona riuscita di ogni evento.
Cosa serve per diventare “professionista dei matrimoni”?
Come anticipato, non servono grandi qualifiche per svolgere la professione di wedding planner ma è importante che ci sia una formazione adeguata che permetta di far carriera nel settore dellìorganizzazione degli eventi senza commettere errori comuni che, se ripetuti, possono comprometterne la buona riuscita. Possono effettuare il corso diplomati, laureati o chiunque intenda intraprendere un cammino professionale in quest’ambito; professionisti che vogliono un aggiornamento di qualità; organizzatori di eventi che desiderano ampliare le proprie esperienze conoscitive nel settore del wedding.
Una marcia in più
Per fare carriera in questo settore in esponenziale crescita è necessario avere creatività ma anche capacità di ascolto e dinamismo. Non tutti gli sposi amano le stesse cose e non tutti sognano un matrimonio sfarzoso. La bravura del wedding planner non è solo nell’organizzare la cerimonia e il ricevimento ma anche quella creare un’atmosfera che sposi perfettamente le aspettative della coppia agendo in modo tale da rendere perfetto il giorno delle loro nozze.
Opportunità professionali
Ottenere la qualifica da wedding planner significa intraprendere una nuova strada professionale che può dare buoni soddisfazioni economiche e lavorative non indifferenti. Il wedding planner può assumere un ruolo di rilievo nelle agenzie eventi ma anche nelle strutture ricettive e hotel di lusso, location storiche, società di catering e banqueting e in tutte quelle realtà professionali nel settore dell’organizzazione dei matrimoni che offrono un supporto organizzativo in termini di pianificazione e assistenza sul loco. Chi sceglie di formarsi in tal senso investe sul proprio futuro lavorativo il proprio sapere, la propria empatia e la creatività.