Università, come prepararsi se si lavora

uest1-liceokant_800x316Fino a qualche tempo fa studiare e lavorare insieme era un’impresa impossibile. Il mondo del lavoro e quello accademico non offrivano molte possibilità a chi, per un motivo o per l’altro, non poteva frequentare regolarmente le lezioni in facoltà.

Fortunatamente le cose sono cambiate. Il CCNL ha introdotto il diritto di richiedere permessi studio per lo studente lavoratore regolarmente iscritto ad un percorso di studi. È bene specificare che i permessi sono giustificabili solo per esami e lezioni con obbligo di frequenza, non per normali giornate di studio per la preparazione.

Per riuscire a frequentare l’università lavorando sono necessarie due cose: una grande forza di volontà e una buona organizzazione dello studio.

Trovare un equilibrio inizialmente potrà non sembrarti semplice, ma facendo attenzione a piccoli atteggiamenti riuscirai a dare tutti gli esami, laurearti e fare carriera nel mondo professionale.

Studiare e lavorare: come organizzarsi al meglio

Vuoi avanzare di carriera, aprire una tua attività o semplicemente accrescere le tue conoscenze? Qualunque sia la motivazione che ti abbia spinto ad iscriverti all’università, non perderla mai di vista perché ti servirà da motore nei momenti in cui la stanchezza si farà sentire.

Se sei uno studente lavoratore, dovrai dividere metodicamente il tuo tempo tra università e lavoro, full time o part time che sia.

Ecco alcuni consigli per studiare e lavorare nello stesso momento:

  • Impiega bene il tuo tempo: munisciti di planner settimanali per organizzare il carico di studio e stabilisci con largo anticipo in che sessione e appello discutere un esame;
  • Presentati ai docenti: specialmente nei corsi con obbligo di frequenza, chiedi un appuntamento in studio al tuo professore ed esponigli la tua situazione, troverete sicuramente una soluzione insieme;
  • Allarga la tua rete di contatti: chiedi agli amici di passarti gli appunti presi in classe oppure organizza sessioni di studio con persone che hanno possibilità di frequentare giornalmente;
  • Utilizza la tecnologia: la maggior parte dei professori carica online le slide utilizzate a lezione oppure potresti richiederle tramite e-mail. In alternativa potresti chiedere ad un tuo compagno di registrare quanto detto a lezione e riascoltarlo una volta staccato dal lavoro;
  • Massimizza la produttività: hai un tempo limitato a disposizione per cui elimina ogni distrazione durante le ore che dedichi allo studio;
  • Non dimenticare di divertirti: dedica un giorno del week end allo studio e l’altro ad uscire con gli amici. Parte dell’esperienza universitaria è anche stringere legami e vivere momenti di pura spensieratezza con i colleghi di corso. Eliminando il piacere, rimarrà solo il dovere e finirai col detestare ciò per cui ti stai sacrificando tanto.

I pro e i contro per chi frequenta l’università e lavora contemporaneamente

Come in tutte le cose, ci sono vantaggi e svantaggi per chi vuole studiare e lavorare insieme.

Sicuramente il livello d’impegno è molto più alto di chi si dedica esclusivamente allo studio, però è un’ottima palestra che permetterà di sviluppare importanti skills per il mondo lavorativo.

Ad esempio, la gestione del tempo è un punto debole per molti studenti che, una volta laureati, entrano per la prima volta in azienda.

Lo studente lavoratore invece ha già imparato a valutare il tempo richiesto da un’attività e sa incastrare più azioni in simultanea.

Inoltre conosce il significato di lavorare sotto stress e il suo personale modo di agire a ridosso di scadenze importanti.

Anche dal punto di vista relazionale, è in grado di rapportarsi più facilmente con colleghi, responsabili e superiori rispetto a chi non ha mai sperimentato una collaborazione gerarchica.

Insieme a tutti questi approcci, spesso si rende necessario un supporto esterno che ci permetta di organizzarci e formarci rapidamente nei tempi che abbiamo.Il portale Studenti e Docenti permette questo con orari flessibili e metodi di studio supportati tutor personalizzati.

E Tu hai mai pensato di intraprendere un percorso universitario anche se lavori?